12/10/09

White Sands-Il Grido delle Onde XII

XII. L'onda e la nuvola

Gli avvenimenti delle ultime ore mi hanno fatto dimenticare la conchiglia che ho trovato al mio risveglio. Ma il sogno comune avuto con Sandy, e l'avventura nel faro, reale o immaginaria che fosse, ha riportato quella valva in primo piano nella mia mente. Mi chiedo ancora come sia finita qui, ma a dire il vero non me importa poi molto, tutto sommato preferisco considerarlo un dono del gabbiano che parlava con la voce di Paperino, e il delfino giocherellone. Oppure magari l'ha lasciata proprio Miguel.
Ad ogni modo, se davvero è sbucata fuori da un sogno, dove ho nuotato fino al fondale marino, verso la formazione corallina che la custodiva, è perché la portassi nella spiaggia bianca, e una volta sveglio ne potessi far dono a Sandy. Una voce interiore mi dice, infatti, che questo è lo scopo del sogno.
Mi ero ripromesso di donargliela, è vero, e poi me ne sono dimenticato, visto tutto quel che è successo in seguito. Ma lo farò stasera.

Dice una leggenda
che nel punto dove
il sogno e la fiaba s’incontrano,
in un istante sospeso fra
l’infinito e il Tuo sguardo,
c’è una luce che brilla per me.

Parlano le Voci
di miliardi di stelle cadenti,
ed ognuna conserva
la pura magia di trovarTi
al mattino come goccia
di rugiada al mio risveglio.

Giurano le nuvole
che sogni il mio sogno,
e io mi specchio nel Tuo
l’orizzonte che vibra
oltre la soglia del

nostro abbraccio è la

trasparente canzone che

nell’Alba di Smeraldo
le sirene cantano agli angeli,
fra gli scogli e l’estate,
in un attimo d’incanto che
profuma di Te.”

Era appena scesa la sera, quando tornai da Ronny sulla Spiaggia.
Lui non si accorse del mio arrivo, se ne stava seduto sulla sabbia con le gambe incrociate e le mani poggiate sopra, contenenti qualcosa di piccolo, che da quella distanza non riuscivo a distinguere.
Mi avvicinai lentamente, da dietro, senza farmi vedere, e una volta giunta presso lui gli misi le mani sugli occhi, senza dire niente.<
-Ciao Sandy- disse, apparentemente senza alcuna sorpresa, ma facendomi percepire il suo consueto sorriso piegando i lati degli occhi sotto le mie dita, -ho un regalo per te...- aggiunse subito dopo.
-Un regalo?! Cosa? Dai... lo sai che sono curiosa!- come sempre era stato lui a sorprendere me con quella rivelazione!
Ronny era meravigliosamente imprevedibile, riusciva a stupirmi quando meno me lo aspettavo, e la cosa mi piaceva, perché riusciva a farlo senza rendersene conto. Gli veniva naturale, punto. Era una persona eccezionale, e più la nostra amicizia andava avanti, più ero sicura che quando nacque questo cow boy delle onde, in cielo si accese una stella... probabilmente quella più luminosa, quella che ammiro tutte le sere splendere al di là del Margine, prima di addormentarmi.
Ronny rise della mia curiosità di bimba, ma non per prendermi in giro, semplicemente perché era contento del mio entusiasmo. Continuando a sorridere mi porse l'oggetto che aveva in mano: era una conchiglia bellissima, a forma di stella.
Un regalo più gradito non poteva farmelo! Era la più bella che avessi mai visto, e lo ringraziai colma di felicità.
-In realtà l'ho trovata qualche giorno fa, anzi, è stata lei a trovarmi! Dopo un altro sogno strano!- spiegò ridendo, notando il mio sguardo incuriosito, -Sognai un gabbiano con la voce da cartone animato, che mi invitò a seguirlo sul fondo dell'oceano, prima di trasformarsi in un delfino. È lì che l'ho trovata... nel sogno! È successo la sera dell'incidente. Quando il giorno dopo mi sono svegliato era nella tenda... potevo aver trovato la conchiglia da qualche parte, e poi aver creduto fosse piovuta dal cielo nel mezzo di un sogno, perché ero ancora in stato semiconfusionale dopo l'incidente... per questo non te l'ho raccontato... Ma dopo l'altro sogno, quello che abbiamo avuto in comune, comincio a pensare che qualcosa di magico ci sia sul serio a White Sands e...
-La conchiglia ha qualcosa da dire... sta parlando...- dissi io portandomela all'orecchio, interrompendolo prima che finisse per trovare una spiegazione razionale anche a quello, –Chiudi gli occhi, ti dico cosa mi sta raccontando...- Lui obbedì, e io cominciai,- La conchiglia dice: “C'è un'onda, all'orizzonte, che si muove veloce, e la sua cresta è una corona di schiuma bianchissima, che si vaporizza al contatto con l'aria. Miliardi di piccole gocce d'acqua, che salgono in alto, verso il cielo. E lassù c'è una nuvola, che cerca di abbassarsi piano piano sulla superficie del mare, per ricevere quelle infinitesimali, infinite gocce d'onda, e serbarle dentro di sé, per aumentare la propria forza, in attesa che divengano pioggia fresca sull'oceano. L'onda si solleva e la nuvola si abbassa, e sembra quasi che desiderino toccarsi, mani tese in cerca l'una dell'altra. Quando le mani dell'onda e della nuvola si stringeranno, cadrà la pioggia sull'oceano, e l'onda e la nuvola, uniti, formeranno...”
-L'Onda Perfetta!- mi interruppe lui anticipando quello che stavo per dire, voltando lo sguardo verso l'orizzonte.

Apro gli occhi e fisso l'orizzonte. E la vedo. Lontanissima, ma in veloce movimento verso la terra. Diretta a White Sands, dove giungerà in capo a un paio d'ore.
Per un istante il mio cuore si ferma. Poi riprende a battere come mai ha fatto.
E' arrivata, l'ho trovata. L'Onda Perfetta.

Ci siamo!”
Continua a leggere, continua dai...”

Capitolo XII Robi

1 commento:

  1. quando la realtà e il sogno s'incontrano..nasce sempre un fantastico racconto..l'ingrediente principale, è l'Amore..ma ci vogliono anke:tanta allegra fantasia..magia e l'innocenza dei bambini..tutto questo, crea una meravigliosa storia, con la quale, poter raggiungere la felicità e vivere sereni in eterno:)) e fra il sogno e la realtà, vivono i ns protagonisti.. circondati dagli amici (Meville) e protetti dagli angeli (Miguel) ciao my doci :kissy (finalmente sn riuscita a leggere il tutto :-p )

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