28/06/09

La Notte Perfetta

sentinel1

 

Una Notte Perfetta è un Bagliore d’Eterno

che salpa ai confini della Realtà,

un Riflesso di Cuore che si bagna nel Succo della Vita.

È sentire Onde d’Emozioni assalire l’Anima dolcemente,

un Fulmine che scarica migliaia di Scosse Elettriche

in un Varco tempo-dimensionale in Tormenta.

Una Notte Perfetta è scivolare

tra le calde Mani di un Sogno,

cullarsi tra i Baci di un Sospiro d’Uragano,

possedere la Strada per il Paradiso

perdendosi nei Sentieri ardenti di una Tempesta di Fuoco.

Una Notte Perfetta è stringerTi in tante Notti Perfette.

Una Notte Perfetta è implorarTi

di continuare ad essere mio.

Una Notte Perfetta è chiederTi Tutto Ancora…

Una Notte Perfetta è guardarTi negli occhi

e urlarTi il mio Amore mentre mi perdo nel Tuo.

 

Copia di reflexion1

Buon 28 Giugno Amore mio

 

Ti Amo Roberto

La Tua Bimba

Samy

13th Floor Elevator

13th Floor Elevator 02

L'Ascensore sale, un Viaggio dove il Destino è un graffito dipinto sulla volta celeste.

Primo Piano: la Notte si tinge di fuoco;

Secondo Piano: conoscenza della virtù di consapevolezza/purezza/passione.

Terzo Piano: il Karma del corpo, la naturale attesa prima che il Controllore si accorga di NOI;

Quarto Piano: vorrei tenerti per mano;

Quinto Piano: ormai è tempo di definire il percorso, le pietre miliari della Corsa all'Oro;

Sesto, Settimo, Ottavo Piano: quello che sarà di NOI è già stato scritto, sottolineato con tracce indelebili, ma restano ancora particolari da unire, segnali da leggere, se sono segnali;

Nono Piano: well alright, see me, feel me, touch me, head games;

Decimo Piano: cinque sensi fanno gli straordinari, la vista lavora il doppio, occhi della Mente, rumori di colori lontani;

Undicesimo Piano: siamo ancora qui. Esistenza sul bordo del Tempo, lo Spazio si dilata, l'ascensore sembra rallenti la sua corsa, ammiriamo il panorama;

Dodicesimo Piano: il perimetro di un rettangolo bordato di rosso, l'interno è calore, odore, rumore, prospettive sensuali, il cerchio si chiude, rimane un piccolo varco, al vertice, dove ammiriamo la Notte che nutre il suo corso di stelle; fra poco sarà giorno, fra poco, fra poco, fra poco... anime che si fissano, mentre cantano la Ballata dell'Attesa;

Tredicesimo Piano: continuiamo a salire, lasciandoci trasportare.


I colori del Destino sono sfumature di volontà lasciate vagare fra la Terra e il Cielo.

13th Floor Elevator 01

Ti Amo Samanta

Buon 28 Giugno Amore mio

Il Tuo Robi

22/06/09

Blu

 

Lui è il Calore di un Mattino d’Argento

che sveglia l’Aria assopita delle Notti incantate.

Una Fiamma di Vita che ospita Scintille incandescenti di Speranza.

Arde tra le note di Canzoni senza Tempo,

scritte su Pentagrammi di Stelle che mai tramonteranno.

La Sua Forza sono Sospiri di Desideri,

soffiati sul nobile Petto dei Sogni

piegati sulle gote di un Bimbo sorridente,

mentre ascolta la Favola del Tempo che accadrà.

La Potenza tracciata dall’Arte di essere Uomo

è impressa in ogni Colore delle Sue Matite,

che lasciano Segni indelebili sui Fogli della Realtà,

solcando infiniti Mari di Certezze.

Il Suo Destino danza seguendo fluttui di Pensieri da toccare,

già scritti sul Libro dei verrà.

Ciò che Lo rende Speciale sono i Doni

che offre con i Suoi Sorrisi di Virtù,

regalando Gioia in Pacchi di Speranza

avvolti in Carta Brillante di Certezza.

La Sua Perfezione non ha bisogno d’altro.

Io vorrei soltanto essere il Blu di una Lampada smorzata,

a cui chiede un po’ di Luce a illuminargli i Fogli

quando la Notte si fa troppo buia

per poter disegnare Sentieri Luminosi,

e poter riposare i Suoi Occhi stanchi,

mentre sussurrando gli dico che Lo Amo.

 

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19/06/09

Estate Western VI

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VI - Indiani e Cow Boy

Tessy-

Alla fine sono rimasto all'Old Wild West tutto il giorno, anche se avevo programmato di girare un po' per la cittadina. Il fatto è che quando trovo un luogo accogliente, con un'atmosfera ospitale, e ottima cucina dell'Arizona che non guasta -sia benedetta nonna Daisy e i suoi fornelli!- anche la mia animaccia nomade tende a rilassarsi. Essere un cow boy mica significa che devo impolverarmi tutto il giorno, correndo di qua e di là all'aria aperta, senza concedermi pause! E poi la compagnia di questa piccola squaw è la migliore mi sia capitata da anni a questa parte. Diciamola tutta, Maggie è una ragazza così in gamba che ti porta a pensare il buon Dio abbia finalmente concesso un po' di cervello anche alle donne! Di più, oltre che in gamba è anche simpatica, dolce e pure tanto carina... quasi più carina di Green Waver. A proposito, ormai la mia macchina sarà pronta. Domani potrò proseguire per Kayenta e andare a vincere quel maledetto rodeo. Già, Kayenta. Chissà se ricapiterò mai da queste parti. Non faccio mai programmi, quindi è possibile non riveda più l'Old Wild West, Mike il meccanico, e Magaskawee, la dolce indianina imprenditrice. Mmmm... questo è un peccato, altroché se lo è! Ormai mi stavo affezionando al suo sorriso, a quel modo di fare gentile ma sicuro, alle sue battute... e anche alle bistecche che cucina, certo! A parte gli scherzi, però potrei magari chiederle se ha voglia di venire a vedermi cavalcare a Kayenta. Sempre se può lasciare il suo locale per un giorno. Beh!, corpo di mille diavoli, come direbbe John Wayne, che ho da perdere a chiederglielo? Al limite mi becco un “no” e me ne vado a Kayenta da solo. Anzi, non da solo. Ci vado comunque con Green Waver.

Magaskawee-

Parlando con Tessy, il cow boy che sembra uscito dal passato, il tempo è volato via in un soffio, e si è già quasi fatta ora di chiusura. Tessy sta sorseggiando il suo ultimo caffè, mi ha detto che ne beve tanti per caricarsi in vista della gara. Gli occhi di questo buscadero mi intrigano non poco... a volte incrociando il suo sguardo mi è sembrato di vederci fiamme simili a quelle delle frecce incendiarie che lanciavano i miei antenati. E' un tipo interessante, diverso dai cow boy che ho visto nell'arco della mia vita -e vivendo da queste parti ne ho visti veramente tanti!-, in lui leggo una sensibilità che negli altri scarseggia, nonostante faccia di tutto per nasconderla. E' anche divertente parlarci e poi... è veramente molto affascinante. Lo guardo tra una faccenda e l'altra e noto che in questo ambiente si trova a suo agio, anzi sembra proprio fatto apposta per vivere in un contesto del genere. Un po' mi dispiace che domani ripartirà in cerca di gloria, mi sarebbe piaciuto continuare ad interagire con lui. Ma se il corso degli eventi lo concederà, ci rincontreremo e potremo approfondire la conoscenza. Ecco che si avvicina, guardandomi in modo strano, probabilmente chiederà il conto, ma visto che è stata un'ottima compagnia e mi ha aiutato a smaltire la giornata di lavoro in modo leggero, gli offrirò le portate che ha consumato.

Mentre osservo l'acqua del Torrente scorrere placidamente ripenso a Tessy e alla piacevole sorpresa che mi ha dato invitandomi al rodeo. Razionalmente volevo dirgli di no, in quanto il lavoro mi impegna senza sosta, ma istintivamente gli ho risposto di si. Era così tenero mentre mi chiedeva di assistere alle sue avventurose cavalcate, che non sono riuscita a fare altrimenti! Del resto se per un giorno affido il locale a Jim il mondo di sicuro non cadrà!

16/06/09

Il Testimone

Il Testimone

 

 

Mani unite strette in segno d’intesa,

patto di vita in successione al Tempo.

Nell’Oasi di un giardino fiorito in Paradiso,

due occhi guardano compiaciuti l’Impronta del Destino.

Passo silenzioso dall’Eterno trascorso allo sconfinato Futuro,

scorsa sul presente di chi Tempo non ha.

Gli occhi sorridenti si alzano al cielo e fissano l’Immenso,

imprimendo nelle Iridi contente

l’Approvazione nascosta nei Gesti del Cielo.

Questa notte, una Stella brilla più delle altre.

10/06/09

L’Era celeste





Il Mondo by Samy California

Era una Staffa sbucata dal nulla

su cui aggrapparsi quando si è troppo stanchi

per poter camminare,

un Riflesso d’Arcobaleno nei grigi giorni d’Autunno.

Era il Cielo che abbraccia le Sue Stelle

quando hanno troppa paura del Buio,

la Luna che ammira fiera e sorridente l’Aurora appena nata

che cresce e diventa una splendida giornata d’Estate.

Era il Vento che coccola le Nuvole

guidandole nella giusta direzione

nei pigri Mattini di Primavera.

Era uno Scoglio piantato nel Mare

a proteggere la battigia dalle Onde infuriate

in Tempo di Burrasca,

la Corrente Sottomarina

che porta in salvo Barche alla deriva.

Era l’Acqua che spegne un Incendio scoppiato in Montagna,

un Fuoco  che brucia la Legna secca

per scaldare i giorni gelati d’Inverno.

È una Scia di Luce che mi accarezza i capelli

proteggendo i miei Sogni.

È il Sorriso che vedo spuntare

ogni volta che mi guardo allo Specchio.

È la Voce che ascolto nei miei Silenzi.

Sono i suoi occhi che mi tengono per mano,

guidandomi verso il Futuro.

L'Era  Celeste

04/06/09

California XIII - Epilogo

California Living Post

XIII

California

Epilogo 

Salto giù dallo scoglio correndogli incontro, ancora con le immagini -e i pensieri conseguenti- che vagano indisturbate nella mia mente confusa.

-Allora? Come ti è sembrata la cavalcata tra le onde? Ti è piaciuta? Ti sei divertita?mi chiede con uno dei suoi sorrisi, mandandomi ancora più in confusione, tanto che senza nemmeno far caso alla sua domanda, comincio a blaterare qualcosa, cercando un modo accettabile per esprimere le mie sensazioni.

-Bob, non puoi immaginare, eri in cima all’Onda… dietro di te c’era una nuvola che formava delle ali… proprio sulla tua schiena… Sembravi un Angelo! Volavi altissimo e….  

-Sembravo un Angelo? Ah si? E che ne sai? Magari lo sono davvero!Mi dice sorridendo, senza farmi finire la frase, riprendendo la battuta che gli avevo fatto qualche ora prima -probabilmente per stemperare la mia evidente agitazione- riportandomi coi piedi per terra.

Lui riesce sempre a tranquillizzarmi, a non farmi sentire in imbarazzo… mi permette di essere me stessa nel bene e nel male, senza giudicare.

Lo Amo. Punto!

-Si, può darsi… anzi, è così!rispondo scherzando, -ma non troppo- cercando di riprendere il controllo di me, –Pensa a quando racconterò in giro che ho visto un Angelo volare tra Onda e Nuvola…

Quanto vorrei poterlo dire davvero! Ma lo terrò per me, Angelo mio, è una cosa troppo preziosa per raccontarla agli altri, appartiene solo a Noi!

Prima o poi a te lo dirò che lo penso davvero, e come se lo farò!

-Eh no! Non puoi dirlo!risponde ridendo, -Gli Angeli non possono mica farsi pubblicità! Non si rivelano a tutti… Gli Angeli si rivelano solo a chi vogliono che faccia parte della loro vita…

Mi ha letta nel pensiero, anche stavolta! E cavoli…! Ho capito bene quello che ha detto?

Apro la bocca per dire qualcosa di non molto sensato, ma lui mi porta un dito sulle labbra prima che riesca a pronunciare una sola sillaba.

-Shhhhh! Non dire niente, Sirenella…- mi sussurra.

Lo guardo negli occhi cercando di capire, incapace muovermi, paralizzata dal tono dolce e pacato della sua voce calda e sensuale.

Sorride e ricambia lo sguardo, togliendo il dito dalle mie labbra per lasciar spazio alle sue, che morbide e bagnate, vi si poggiano delicatamente, schiudendosi in un bacio al sapore d’acqua di mare, che lega strette le nostre emozioni, lasciandomi senza fiato. 

Forse sto sognando, tra qualche ora mi sveglierò accorgendomi che è stato tutto frutto del mio fantasioso inconscio, ma sono certa si tratti di realtà! Quella che fino a pochi mesi fa, prima di conoscere il mio -si, ora posso anche urlarlo, che è mio!- Angelo, pensavo non potesse esistere.

Pensavo fosse solo una favoletta raccontata nei film… e questo posto magico, è stato l’artefice della piacevole smentita…

-Sai una cosa, Angel Bob?gli dico, ricambiando sguardo, sorriso e sussurri, -Adoro questo posto, mi piacerebbe viverci per sempre, è proprio un angolo di Paradiso!- concludo ancora confusa, ma abbastanza lucida per articolare quell’affermazione.

-Piacerebbe tantissimo anche a me- risponde continuando a sorridere, mentre mi accarezza i capelli, -Sarebbe bello avere una terrazza sull’oceano…- riprende, dopo aver accostato ancora una volta le labbra alle mie, questa volta con più decisione, mandandomi in estasi, -Vieni,conclude sussurrando -passeggiamo un po’ sulla battigia… abbiamo un sacco di cose da dirci… ma le diremo in seguito… tanto abbiamo tutto il tempo del mondo!

Senza aggiungere altro, mi ha preso le mani trascinandomi con lui a riva, mentre sono ancora stordita dal sapore dei suoi baci, e dalla pienezza delle sue carezze.

Ora cominciamo a camminare insieme, mano nella mano, su questa meravigliosa spiaggia, con le Onde che rubano le nostre orme e l’Oceano che custodisce i cuori, benedicendo il nostro amore.

Mi volto indietro a guardare il sole mentre si addormenta dietro la scogliera, e sulla roccia dove ero seduta poco prima, vedo un Angelo e una Sirena che ci salutano felici…

Forse è solo la mia immaginazione, la suggestione del momento… o forse no… Infondo è un posto magico, questo…

È la California, la Vera California, dove sogno, magia e realtà si fondono, e diventano Noi.

 

Fine

 

Immaginebacio spiaggia Samy2

03/06/09

California XIII - Prima Parte

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XIII

California

Prima parte

Bob si lancia in acqua stendendosi su Carmilla a pancia in giù, e nuota portandosi a una trentina –o forse più- di metri dalla riva, in attesa di qualche onda abbastanza grande da essere domata. 

Guardo lui e mi guardo intorno, osservando la perfetta Armonia che c’è in questo momento tra noi e la natura… Cielo e Oceano, Onde e Nuvole, la sabbia, gli scogli, i gabbiani, Noi…

Tutto è perfettamente sincronizzato, così dannatamente bello da vedere e sentire, dentro e fuori, da farmi pensare che forse non è un caso se ci troviamo a condividere la stessa aria, proprio in un momento dove quella perfezione è completa, dove sembra non esista altro, oltre Noi e quello che ci circonda…

Un pezzo di California messo fuori dal mondo, una fetta d’oceano tagliata dal Paradiso.

Che quel lembo di sabbia bianca sia la porta che conduce in un’altra dimensione? E se l’Angelo e la Sirena della leggenda esistessero davvero? Se questo posto fosse un varco che hanno lasciato aperto sull’infinito? Se questo scorcio d’oceano non fosse mai stato scoperto perché è riservato a Noi? E se l’Angelo della leggenda e l’Angelo surfer fossero la stessa entità?

Ma che dico? Sto delirando? Basta con questi pensieri assurdi!

Bob non ama nessuna Sirena, -però resta un Angelo!- non può essere lui!

E questo posto non è mai stato scoperto perché è troppo distante dal centro! -però resta magico!

Ora l’Angelo surfer siede a cavalcioni sulla tavola, ciò prelude l’arrivo imminente di un’onda, devo concentrarmi solo su di lui!

L’onda comincia ad alzarsi, gonfiandosi come la vela di una barca in balia del vento, schiumando sulla cresta come un cavallo impazzito, che aspetta di essere domato dal miglior cow boy in circolazione.

Bob con un agile movimento, poggia i piedi sull’asse e si solleva, mentre l’onda continua a crescere nella sua furiosa collera.

L’Angelo Cow Boy si destreggia con abilità, scalando quel muro d’acqua indomabile, fino ad arrivare in cima. Cavalca la cresta schiumosa con elegante padronanza, riuscendo con maestria, a dirigere la tavola nella direzione e nella posizione che vuole lui.

L’asse è completamente in balia delle sue mosse esperte, che virano velocemente a destra e sinistra, portandolo talmente in alto che potrebbe toccare il cielo!

Come se telepaticamente avesse carpito il mio pensiero, allarga le braccia accarezzando il gigante azzurro sopra di lui, che come segno di assenso gli ha mandato uno sfondo di nuvole a fargli da cornice, per completare il quadro emozionante che ho davanti agli occhi. 

La nuvola si poggia proprio sulla schiena del mio Bob, formando un paio d’ali. Se prima lo pensavo e basta, ora ne ho la certezza! Bob è un Angelo, e quelle ali ne sono la prova, sono il segno che aspettavo arrivasse a confermare la mia teoria! È un Angelo!

Un Angelo che sta volando verso di me, in cerca di Noi… a cavallo di un’onda sospesa a mezz’aria tra cielo e oceano, che lo porta in trionfo come un Re sul suo trono di smeraldo.

Ero talmente presa dai miei pensieri, mentre l’Angelo surfer raggiungeva la riva, da non accorgermi nemmeno che ormai il sole sta calando, lasciando spazio ad un bellissimo tramonto dalle mille sfumature.

Bob è già sulla battigia, trascina Carmilla fuori dall’acqua, ancora avvolto nelle gocce d’oceano che gli scivolano lungo il corpo, stringendolo in un abbraccio dai riflessi dorati dal sole assonnato, che comincia a sorvolare l’orizzonte.

Continua…

Testata California Post

01/06/09

California XII – Seconda Parte

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XII

L’Angelo e la Sirena

Seconda Parte 

Dopo aver percorso un lungo e stretto sentiero, dove il fondo non era nemmeno asfaltato, siamo giunti su una strada altrettanto frastagliata, che costeggia una distesa di spiaggia lunga ad occhio e croce un paio di miglia.

Il sole si riflette sul mare chiaro, aumentando l’intensità del calore sul mio viso.

-Spero di prendere almeno un po’ di tintarella, in questi giorni!- dico io ridendo, mostrando il braccio decisamente pallido.

-Con il fattore di protezione alto quanto quello che hai preso, la vedo un tantino difficile!mi prende in giro Bob, mentre entra con l’auto sulla spiaggia, -che al contatto con le ruote sembra solida e compatta- fermandola tra il mare e la strada.

-Ma io ho la pellina delicata, prevengo le scottature!rispondo, cercando di giustificare in tono scherzoso il mio acquisto, dandogli uno schiaffetto sul pugno chiuso intorno al freno a mano. Lui ride e scuote la testa.

-Su, usciamo da questa scatola di latta, e godiamoci le ultime ore di sole respirando la salsedine a pieni polmoni!- esclama entusiasta, aprendo la portiera, -Benvenuta nel mio Paradiso!continua, non appena affondiamo i piedi nei granelli di sabbia, bianca come polvere di luna.

Senza perdere tempo si affretta a svuotare il bagagliaio, col mio aiuto, anche se minimo e limitato alle cose più leggere.

-Ma come hai fatto a scoprire questa spiaggia?- Gli chiedo guardandomi intorno, -Penso che sia l’unica in tutta la California ad avere la sabbia bianca, e il mare verde! Ed è deserta! Sembra davvero un paradiso!- concludo sorridendo, sentendomi onorata dal suo desiderio di condividere quel posto incantevole con me.

-Vedi,- risponde serio, mentre tira giù la tavola grigio-argento dal tettuccio dell’auto, -io sono sempre stato alla ricerca dell’ Onda perfetta… e un giorno, mentre la cercavo, non so come… vagabondavo da queste parti… e senza spiegarmelo, imboccai il sentierino che porta qui, quello stretto che abbiamo preso dalla strada principale… È stato come se avessi avvertito un richiamo, che aveva sentito a sua volta il mio richiamo…e mi sono ritrovato qui… Sembra assurdo, ma è così, credimi!conclude, mentre io lo guardo ascoltandolo con interesse.

L’espressione impressa sul bel volto angelico, -dai lineamenti sottili, assolutamente non marcati, ma nello stesso tempo virili e decisi- di chi sta raccontando qualcosa che ha dell’incredibile ma vero, evidenzia quello sguardo sincero, dal quale si può ammirare l’anima pura e incontaminata, nascosta aldilà del DNA di chi la contiene.

In questo momento mi fa pensare a un bimbo indifeso, da abbracciare e rassicurare dicendogli che c’è qualcuno che veglia su di lui.

L’impulso di farlo è forte, e cerco di reprimerlo buttando giù una battuta.

-Si, magari era Antinea che ti chiamava dal fondo dell’Oceano!lo prendo in giro, pentendomi subito di aver lasciato fuggire via la tenerezza ingenua dai suoi occhi, che lo rendeva tremendamente sexy.

-Sciocca!risponde ridendo, mentre comincia a montare la tenda.

Vorrei dargli una mano, ma visto che l’avrà già fatto centinaia di volte, sarei più un impiccio che altro, quindi cerco di rendermi utile mettendo su un caffè, usando un fornellino saltato fuori come un miraggio, dall’ attrezzatura dell’ Angelo vagabondo in cerca dell’onda perfetta, che si porta dietro ad ogni surfata.

-La tenda è pronta!- esclama soddisfatto dal risultato, -Ho battuto il record del montaggio… ci ho messo appena un quarto d’ora!dice, guardando l’orologio compiaciuto.

-È pronto anche il caffè…- lo informo, guardando la tenda -E a proposito di caffè…Pensi che gli altri ci daranno per dispersi? Speriamo non si preoccupino…- Gli dico, porgendogli il bicchiere monouso contente il liquido scuro.

-Non credo!- risponde sorridendo -mancheremo solo un paio di giorni… e sono sicuro penseranno che siamo insieme chissà dove… magari saranno anche contenti! - continua ridendo.

Io annuisco senza rispondere, come al solito ha ragione lui!,– Comunque, se vuoi cambiarti, ti do la precedenza, Milady!aggiunge, facendo un cenno con la testa, indicando la tenda, mentre si sfila la maglietta, -Io intanto comincio a lubrificare la tavola… - conclude, prendendo la paraffina da una delle buste poggiate a terra.

La vista di Bob a torso nudo mi stordisce un attimo, e senza dire niente approfitto della sua offerta andando a nascondermi nella tenda, con la scusa di cambiarmi.

Il tempo di indossare il bikini verde smeraldo, comprato poche ore prima, e sono di nuovo fuori, Bob sta ultimando la lubrificazione, ma quando mi vede, si ferma e resta a guardarmi.

-Cosa c’è?gli chiedo allarmata e imbarazzata, pensando di avere qualcosa fuori posto.

-Niente… notavo la tua tintarella… complimenti! Non ho mai visto niente di più bianco!- risponde ridendo.

Io non controbatto e abbasso la testa imbarazzata, sapendo che in realtà, non guardava la mia inesistente abbronzatura, ma stava guardando me.

 

Continua…

tenda Samy