23/05/09

California IX – Prima Parte

PACIFIC PARK

IX

L’Arcobaleno sul Mondo

Prima Parte

In macchina, per tutto il tempo, abbiamo riso e cantato a squarciagola a suon di rock, Bob ha una selezione di canzoni da paura!

Siamo arrivati al Pacific Park di Santa Monica dopo quasi un’ora, a causa del traffico -decisamente più intenso rispetto al primo pomeriggio- che c’ era sulla free-way.

A farci compagnia rimane quell’atmosfera gradevolmente strana, senza nessuna tensione, solo tanta armonia, nei gesti e nelle parole.

Abbiamo voglia di divertirci, come facciamo sempre, ma stavolta senza nessun limite! Ci sentiamo a nostro agio, forse perché siamo liberi di dire e fare quello che ci pare, senza preoccuparci di cosa gli altri potrebbero pensare se sentissero o vedessero determinate cose…

Il sole comincia a calare, e tra i suoi ultimi raggi colorati di rosso- che prima di arrivare a fondersi col blu cobalto del cielo preserale, crea mille sfumature dalle tonalità calde, dipingendo le poche nuvole di rosa- resi tenui dall’arrivo della luna, le mille luci colorate del Luna Park spiccano in lontananza, sfavillanti d’allegria.

Già all’entrata il parco è un’epifania di musica e colori, si sentono giovani urla provenire dal roller coaster, e dolci canzoncine davanti alla casa delle bambole. È proprio come me lo ricordavo, il Luna Lark! Anche se rispetto a quello dove andavo io da piccola, questo è molto più colorato, e ha molte più attrazioni, per grandi e piccini, sembra il paese dei balocchi, più che un parco divertimenti!

-We go toghether like ramma lamma lamma ka dinga da dinga dog- canticchio io all’ingresso del parco, muovendo le spalle a mo’ di danza, intonando la famosa canzone finale di Grease, per incoraggiare Bob a camminare, visto che si guarda intorno spaesato, sentendosi forse fuori luogo, in quell’ambiente troppo giovane per i suoi gusti.

-I got chills, they’re multiplyin’, and I’m losin’ control- replica lui, entrando finalmente nel mood giusto, come se si fosse svegliato improvvisamente.

Una volta passate le titubanze iniziali da parte di Angel Bob, non ci siamo più fermati. Corriamo avanti e indietro come due cagnolini in libera uscita.

Non ci stiamo assolutamente risparmiando in risate, ci basta scambiare uno sguardo dopo aver visto qualcuno o qualcosa che esce fuori gli standard della cosiddetta normalità, che esplodiamo come due matti!

Non facciamo altro che prenderci in giro l’un l’altra… ci siamo fatti un mare di risate anche con uno straniero, un tipo simpatico che incrociavamo spesso mentre facevamo la fila in diverse attrazioni; accompagnava una bambina pestifera –molto carina, aveva gli occhi verdi e le simpatiche treccine che ricadevano sulla salopette di jeans- in giro.

Prima di uscire dal parco ci ha salutati raccontandoci di aver fatto per tutto il tempo da baby-sitter a quella ragazzina, pensando che avesse perso la mamma… e invece, alla fine, gli ha rivelato di essere la figlia della direttrice del parco!  

Ci stiamo divertendo un mondo, abbiamo bevuto frullati al lampone e mangiato zucchero filato fino alla nausea, consumato dosi industriali di pop-corn… Sembra di essere tornati bambini, e la cosa non ci dispiace affatto… anzi, ne siamo entusiasti!

 

Continua…

pacific park sil

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