18/05/09

California VI – Terza Parte





VI

California Paradise

Terza Parte  

Sentire un nome di donna pronunciato da quelle splendide labbra, racchiuse tra le due fossette che si formano quando la bocca si piega in un sorriso devastante, sotto uno sguardo che gli illumina tutto il viso al solo pensiero di lei, mi manda in tilt. Subito sento le orecchie divenire di fuoco. Possibile che sia fidanzato e io non lo sapevo? Non lo sapeva nessuno, anzi?

-E chi sarebbe Cindy?- oso chiedergli, cercando di essere il più disinvolta possibile, provando a nascondere l’improvviso sgomento dovuto alla probabilità celata dietro quel nome femminile.

-Come chi è? L’avrai vista decine di volte!- continua lui mandandomi in confusione,- È la mia macchina, no? Chi volevi che fosse? – esclama ridendo, dopo qualche secondo, mentre io faccio fatica a nascondere un sospiro di sollievo!

-Forse non te l’ho mai detto, ma io do sempre un nome alle mie auto- spiega, mentre usciamo dal locale salutando Joe, -Tra tutte quelle che ho avuto, questa è quella che preferisco… sarà perché è del ’66… una splendida annata per le macchine!- Mi dice con divertita soddisfazione, alzando il pollice per rafforzare quello che ha appena asserito. In effetti quell’auto sembra appena uscita dalla concessionaria, è tenuta alla grande!

-Mio fratello ne ha una dello stesso anno, tenuta altrettanto bene- dico, sorridendo, sedendomi sul comodo sedile in pelle nera, mentre chiudo la portiera, -Forse hai ragione… il ’66 è stata una grande annata!- scoppio a ridere come al solito, lui fa lo stesso, e in un batter d’occhio siamo già sotto casa mia.

Lo ringrazio del passaggio, ma non vorrei staccarmi da lui, è ancora presto e non mi va di restare sola, non dopo essere stata con Angel Bob per così poco tempo, almeno…

-Hai da fare adesso?- gli chiedo d’impulso, senza pensarci due volte, -Se ti va… possiamo cenare insieme… niente di eccezionale… preparo qualcosa di veloce… ma se non hai altri impegni…

Noto nel suo meraviglioso sguardo un'espressione d’approvazione, e sorrido… Ma il sorriso si spegne non appena sento parlare il mio amico…

-Mi stai chiedendo di non prepararmi la cena da solo, e di non finire la serata davanti al televisore o al pc? Mi dispiace ma non posso…- dice, abbassando e scuotendo la testa, per rialzarla un attimo dopo,- non posso proprio…, no… non posso rifiutare!- conclude ridendo.

-Sciocco!- gli urlo io, dandogli un buffettino dietro la testa, mentre rido più di lui. Ci casco sempre, ogni volta che mi prende in giro, e stasera ne ha più voglia del solito!

Intanto parcheggia Cindy con una manovra da manuale, e saliamo in casa. Preparo velocemente la cena, con lui che mi tiene compagnia in cucina, chiacchierando allegramente.

Cena che consumiamo poco dopo, e si conclude con un bel caffé, gustato seduti comodamente sul divano rosso nel mio soggiorno. Bob lo gradisce particolarmente, e mi fa i complimenti dicendo addirittura che è ancora più buono di quello dell'Ocean Pie!

Era da tempo che non passavo una serata così piacevole… comincio a sentirmi strana… non mi va di parlare, e resto in silenzio ad ascoltare tutto quello che lui dice…

Sarà la stanchezza, o altro, ma ad un certo punto, anche Angel Bob smette di parlare. Nessuno dei due ha voglia di darsi l’arrivederci al giorno seguente.

Quasi a voler interrompere quel silenzio in cui nuotano i nostri tempestosi pensieri, invece, Bob comincia a parlare di musica, citando come sempre, canzoni e gruppi che gli piacciono, facendomi ricordare di aver scoperto per caso, una radio che passa ininterrottamente splendidi pezzi rock, e gli chiedo se gli va di ascoltarla.

Lui accetta entusiasta, e senza lasciare spazio al tempo superfluo, prendo il telecomando poggiato sul tavolino davanti a noi ed accendo l’Hi-Fi, posto qualche metro alla nostra destra, regolando il volume in modo che non disturbi le poche parole che ci scambiamo, lasciando andare la musica in sottofondo. Nel momento in cui partono le prime note dei Platters che intonano “The Great Pretender”, spontaneamente mi rilasso nel suo abbraccio.

Nessuno dei due parla, chiudo gli occhi, mi sembra di essere lontana dalla realtà, di essere su una nuvola, ad ascoltare i battiti del cuore di Bob, che sembrano sincronizzati con la melodia della canzone. Sento il suo respiro sui capelli mentre li accarezza piano, girandoli tra le dita, e sono in paradiso.

Questa notte finirà con le prime luci dell’alba, ma io la ricorderò per sempre, perché ho scoperto di essere viva, e che lo è anche Bob.

Colui che da qui, in California, nella Città degli Angeli, stanotte mi ha condotto in Paradiso.

divano rosso

3 commenti:

  1. Ha l'andamento di un'onda, questo splendido scrigno di emozioni sotto forma di parole, musica e immagini.
    Come un'onda che inizia la sua corsa lontano, increspando la superficie dell'oceano con schiumante alterigia, quasi con distacco, mentre il vento e il calore del sole la gonfiano, e le vite sottomarine si fanno da parte per lasciarla passare.
    Poi cresce, cresce ancora, finchè è un vortice d'acqua turbinante, impossibile da controllare, men che meno fermare.
    E alla fine, si frange sulla battigia con un ultimo ruggito di soddisfatta azione, lasciando che l'acqua rifluisca nell'acqua, e la musica si faccia soffice, tenue, cristallina.
    "Chi è Cindy?", chiede la Narratrice, con un moto del cuore improvviso -è la prima volta che palesa in maniera così evidente le proprie emozioni, all'esterno- intrattenibile.
    E' una delle tante facce di Bob, la sua macchina. Per ogni cosa un nome, un nome per ogni cosa.
    E' stato Dio, d'altra parte, a concedere all'Uomo il privilegio di dare nome a ogni cosa cammini, voli, nuoti, strisci o rimanga immobile, sulla Terra. Anche a quelle inanimate. Come l'Amore. Inanimata perché mette in moto l'Anima di chi si ama, donandogli inerzia, e azione.

    Una scrittura limpida, fluida, come le emozioni che descrive, in modo magistrale, con una tecnica che, capitolo dopo capitolo, diventa Stile.

    Ti applaudo e Ti Amo, mia Ondina scalza
    Robi

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  2. ps. ovviamente nn necessariamente in quell'ordine!!! ;-):lol

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  3. "Parlando del miracolo della vita, senza che ne accorgessimo -come sempre- il tempo è volato via troppo presto per averne abbastanza della splendida compagnia di un Angelo."

    "Nessuno dei due parla, chiudo gli occhi, mi sembra di essere lontana dalla realtà, di essere su una nuvola, ad ascoltare i battiti del cuore di Bob, che sembrano sincronizzati con la melodia della canzone. Sento il suo respiro sui capelli mentre li accarezza piano, girandoli tra le dita, e sono in paradiso."

    Come dirti brava....??? Questi sono i due pezzi che vorrei mettere insieme, per dirti grazie. Grazie perchè ancora una volta sei riuscita a darmi e farmi vibrare il cuore. La Vita e l'Amore di un uomo e una donna, qualcosa che sconvolge e mi dona speranza. Bello...breve e intenso! :D

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