21/11/08

Il Muro di Gomma






Ci sono momenti, in cui sembra che la vita alzi davanti a noi dei muri invalicabili... troppo alti per essere scalati, e troppo duri per essere buttati giù a spallate. La soluzione ideale, sembra essere quella di restare sotto a guardare, rinunciando a passare dall'altra parte, accontentandoci della parte che ci sta stretta. Uno di quei momenti, l'ho attraversato due anni fa... Promesse mancate, speranze andate in frantumi, sogni messi da parte per far posto alla delusione per la vita che avevo immaginato di avere, e che in cinque minuti era fuggita via, lasciandomi sotto quel muro...

Mi sono seduta a terra poggiandoci le spalle contro, e dopo un po' mi sono accorta che quel muro, a prima vista indistruttibile, in realtà era di gomma, e abbatterlo non era tanto difficile come avevo immaginato, infatti è bastato accenderci sotto un bel fuoco, fatto di ricordi e foto tagliate, e si è liquefatto prima di quanto potessi immaginare, lasciando nient'altro che un fastidioso senso di appiccicoso sotto la suola delle scarpe, dopo che ci sono passata sopra, sensazione che è andata via camminando un po' qua e là.

Sono passata oltre lasciandomi il muro e chi lo aveva alzato alle spalle, e proseguendo per la mia strada. A volte mi capita di voltarmi, e di vedere una vita che pensavo mi appartenesse, e mi rendo conto che invece non mi è mai appartenuta, la vivevo solo per abitudine...

C'è chi al passato ci resta attaccato, e vuole riprenderlo anche se sa che non può, calpestando il rispetto per  gli altri e soprattutto la propria faccia, (che anche se tosta, sarebbe meglio cercare di salvare)... cosa che, in un certi casi mi fa solo ridere, e mi scivola addosso con indifferenza, restando nella mia memoria solo il tempo di una risata, appunto. La conclusione che ho tratto, è che il passato è passato, e nel bene e nel male non può essere ripercorso, anche se tenta di ritornare.

Oggi per me è l'anniversario della fine di una farsa, di una recita durata troppo tempo, fatta passare per vita reale da un bravo attore, di cui non resta altro che fotografie, scattate da dietro le quinte di uno scorcio di vita. Porto con me solo le mie, di foto, solo quelle che mi ricordano il vissuto, e le espongo con orgoglio nella Nuova Casa, accanto a quelle di Chi i film ama guardarli, e non recitarli, in attesa di altre che verranno, e che saranno ricordi di Vita, non di commedie...

Questo post è dedicato a Massimo, e a tutti quelli che come lui rivogliono un passato che non gli è mai appartenuto, perché non è mai esistito, con un bel Fuck It scritto a caratteri cubitali e cantato a squarciagola, con tanto di dito medio puntato in alto!

A Te, Amore mio, lascio un bacio e a caratteri cubitali ti scrivo

Ti Amo.

A tutti gli altri lascio un abbraccio, e l'augurio di avere sempre l'accendino pronto, nel caso doveste appiccare un bel fuoco sotto il Vostro muro di gomma, se mai un giorno dovesse trovarsi sulla Vostra Strada.

1 commento:

  1. E perseverando nel voler riprendere quello che, probabilmente, non è mai stato proprio, alla fine nemmeno la faccia ci si salva ;-)
    A quel punto il "Fuck It" diventa quasi un atto di compassione, per chi la vita se l'è fottuta con le proprie mani, dopo che la sorte gli aveva riservato giorni di smeraldo.
    Tant'è, c'è sempre una Giustizia per i crimini che esigono giuste punizioni.

    Ti Amo mia Ondina scalza, let's make a Big Fire!!!

    Robi

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