01/05/09

Acqua dalla Luna VIII


Settima Tappa: Saturno

Fantasmi al rallentatore

Quella notte era strana… dense nubi di buio ci appannavano la visibilità, la nostra navicella oscillava come se attraversasse vuoti d’Aria inesistenti, non rispondeva più ai comandi… viaggiava pilotata da qualcosa che l’attirava a sé come fosse un ferro vecchio sedotto dal magnetismo di una giovane calamita.

Vedemmo che dal basso saliva uno strano fumo, sprigionato dagli anelli di Saturno, e ci accorgemmo che l’astronave era diretta proprio lì.

Si poggiò sull’ anello più grande, e cominciò a girare in tondo, percorrendo via via tutti gli anelli, finché non arrivò sul Pianeta, dove si fermò non appena toccò la superficie.

Scendemmo dalla navicella per cercare di capire cosa stava succedendo, era buio… e una fitta nebbia ci avvolgeva, lasciandoci vedere ben poco di quello che avevamo davanti.

Poggiammo i piedi a terra, la superficie era molle, si camminava a fatica, c’era un vento fortissimo che ci faceva respirare appena, vedevamo delle ombre vaganti, che la paura dell’ ignoto faceva sembrare Streghe e Fantasmi al Rallentatore, c’erano suoni strani, simili a grida e ululati...

Il Viaggiatore mi strinse forte e mi diede un bacio sulla fronte, mentre continuavamo a farci forza l'un altra.

Improvvisamente, un fulmine cadde proprio davanti a noi, e fece aprire una specie di Finestra Temporale… Tutto sembrava irreale, era tutto Come in un Film…

Dietro di Noi avevamo i Fantasmi che cercavano di spaventarci, davanti c’era un'altra Dimensione, non sapevamo che fare…

Poi, ci guardammo negli occhi, e senza dire niente decidemmo di guardare cosa avevamo Davanti.

Ci avvicinammo cautamente alla Finestra, e dentro scorgemmo un Gatto che giocava con la Ruota di una Bicicletta Rosa… ci guardammo di nuovo sorpresi, ma poi capimmo…

La nebbia si dissolse all'istante, e subito partì la musica che accompagnava una parata di caroselli colorati, guidati da zombie e ogni altro tipo di mostro.

Fantasmi al rallentatore  è solo un' Opera Letteraria, un bellissimo Libro di Poesie da leggere tutto d’un fiato, altro non è… quelli che pensavamo fossero fantasmi e streghe, in realtà erano solo pupazzi.

La nebbia era artificiale, come tutto quello che ci circondava…

Era tutto una montatura messa in scena da Qualcuno per divertirsi e farci divertire.

Era solo una Notte Speciale, era la Notte di Halloween.

Restammo su Saturno e i suoi abitanti di cartapesta, finché durò il party, fino all’Alba del Nuovo Giorno. Poi riprendemmo il Viaggio, lasciandoci il Pianeta con gli anelli e quella bizzarra Festa alle Spalle.



Diario di Bordo

Di Robi California

Ora Stellare: 31.10.08

Fantasmi infestano gli spazi vuoti e gli interstizi del Tempo, cercando di plasmare la Materia delle Cose con disegni astratti e movimenti rallentati...

Ma è solo una messinscena, un Carrozzone allegorico, una parata di Maschere...

Non fanno paura, perché, coi Fuochi di Novembre che Arriva, verranno bruciati, fra le risate di Chi quella messinscena ha creato, per divertire e divertirci, e quelle degli Attori/Spettatori, che ora possono ammirare, come in uno Specchio Segreto, immagini alla giusta velocità: quelle di un Tempo che attende, di là dalla Luce Intermittente, e ha già un nome... anzi, Due.


1 commento:

  1. Come una parata allegorica che, in realtà, non è che rappresentazione, i Fantasmi mossi al rallentatore non possono, né devono spaventare.
    Sono ombre che indugiano fra realtà e finzione, volti traslucidi che, dietro l'apparente fisicità, non hanno nulla da mostrare, se non il proprio vuoto di sostanza.
    ne abbiamo incontrati tanti, tanti ancora ne dovremo fronteggiare, vedere, sogguardare, o semplicemente trovarceli sulla pista.
    Ma non sono che larve di esistenza, prive di esistenza.
    Attraversare il cammino del Tempo porta risposte a domande già date.
    I Fantasmi al rallentatore sono sibili di vento spento, mascherati da uomini.

    In quel libro ho cercato di togliere loro la maschera. Penso di essere riuscito, se non altro, a imparare a riconoscerne i lineamenti, quando li incrocio con lo sguardo.

    Ti Amo mia Ondina scalza
    Robi

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