03/06/09

California XIII - Prima Parte

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XIII

California

Prima parte

Bob si lancia in acqua stendendosi su Carmilla a pancia in giù, e nuota portandosi a una trentina –o forse più- di metri dalla riva, in attesa di qualche onda abbastanza grande da essere domata. 

Guardo lui e mi guardo intorno, osservando la perfetta Armonia che c’è in questo momento tra noi e la natura… Cielo e Oceano, Onde e Nuvole, la sabbia, gli scogli, i gabbiani, Noi…

Tutto è perfettamente sincronizzato, così dannatamente bello da vedere e sentire, dentro e fuori, da farmi pensare che forse non è un caso se ci troviamo a condividere la stessa aria, proprio in un momento dove quella perfezione è completa, dove sembra non esista altro, oltre Noi e quello che ci circonda…

Un pezzo di California messo fuori dal mondo, una fetta d’oceano tagliata dal Paradiso.

Che quel lembo di sabbia bianca sia la porta che conduce in un’altra dimensione? E se l’Angelo e la Sirena della leggenda esistessero davvero? Se questo posto fosse un varco che hanno lasciato aperto sull’infinito? Se questo scorcio d’oceano non fosse mai stato scoperto perché è riservato a Noi? E se l’Angelo della leggenda e l’Angelo surfer fossero la stessa entità?

Ma che dico? Sto delirando? Basta con questi pensieri assurdi!

Bob non ama nessuna Sirena, -però resta un Angelo!- non può essere lui!

E questo posto non è mai stato scoperto perché è troppo distante dal centro! -però resta magico!

Ora l’Angelo surfer siede a cavalcioni sulla tavola, ciò prelude l’arrivo imminente di un’onda, devo concentrarmi solo su di lui!

L’onda comincia ad alzarsi, gonfiandosi come la vela di una barca in balia del vento, schiumando sulla cresta come un cavallo impazzito, che aspetta di essere domato dal miglior cow boy in circolazione.

Bob con un agile movimento, poggia i piedi sull’asse e si solleva, mentre l’onda continua a crescere nella sua furiosa collera.

L’Angelo Cow Boy si destreggia con abilità, scalando quel muro d’acqua indomabile, fino ad arrivare in cima. Cavalca la cresta schiumosa con elegante padronanza, riuscendo con maestria, a dirigere la tavola nella direzione e nella posizione che vuole lui.

L’asse è completamente in balia delle sue mosse esperte, che virano velocemente a destra e sinistra, portandolo talmente in alto che potrebbe toccare il cielo!

Come se telepaticamente avesse carpito il mio pensiero, allarga le braccia accarezzando il gigante azzurro sopra di lui, che come segno di assenso gli ha mandato uno sfondo di nuvole a fargli da cornice, per completare il quadro emozionante che ho davanti agli occhi. 

La nuvola si poggia proprio sulla schiena del mio Bob, formando un paio d’ali. Se prima lo pensavo e basta, ora ne ho la certezza! Bob è un Angelo, e quelle ali ne sono la prova, sono il segno che aspettavo arrivasse a confermare la mia teoria! È un Angelo!

Un Angelo che sta volando verso di me, in cerca di Noi… a cavallo di un’onda sospesa a mezz’aria tra cielo e oceano, che lo porta in trionfo come un Re sul suo trono di smeraldo.

Ero talmente presa dai miei pensieri, mentre l’Angelo surfer raggiungeva la riva, da non accorgermi nemmeno che ormai il sole sta calando, lasciando spazio ad un bellissimo tramonto dalle mille sfumature.

Bob è già sulla battigia, trascina Carmilla fuori dall’acqua, ancora avvolto nelle gocce d’oceano che gli scivolano lungo il corpo, stringendolo in un abbraccio dai riflessi dorati dal sole assonnato, che comincia a sorvolare l’orizzonte.

Continua…

Testata California Post

2 commenti:

  1. E a questo punto l'analogia diventa identificazione, e la Storia raggiunge il proprio climax. Se nel capitolo precedente si procedeva per parallelismi e confronti, quasi due racconti che andavano avanti su binari simili e complementari, qui tutto si fonde, ed è un montaggio alternato di scene di Surf e visioni di Angeli, ammirazione estetica e sublimazione estatica.
    La Narratrice afferma quella che, per lei, in questo momento rappresenta la Verità rivelata, e se ancora resta fuori dalla completa identificazione con la Sirena, nondimeno è chiaro che quell'immagine inizi a somigliarle sempre di più.
    Chissà, forse nella prossima 'notte insonne' (perché immaginiamo ce ne sarà un'altra, piena di pensieri) sognerà di nuotare nelle correnti sottomarine, comandando i flussi d'acqua come ora comanda le proprie emozioni.
    Le comanda, lasciandole libere di espandersi fino a penetrare ogni angolo, anche il più nascosto, della propria umana natura, e di quella, semidivina, che è retaggio di ognuno di noi, non solo degli Angeli surfer.
    Ed è a entrambe le nature che questo Canto d'America è dedicato, con armonie che sanno di onde, reverberi, e voli infiniti in cieli puri. E tutta la passione per voler volare.

    Ti Amo mia Ondina scalza
    Robi

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  2. wow...hai fatto volare pure me...nn su carmilla, xkè occupata;-)...ma su una nuvola rosa, ke si spekkia nel verde dell'oceano:-))) la narratrice, narra, dell'uomo trasformatasi in un Angelo..ke sia stato mandato sulla Terra x lei sola?? mi sa di si..e nn si è annoiata un solo istante nell'osservare le sue evoluzioni, evoluzioni ke sicuramente, l'acobrata, voleva mostrarle in tutta la sua magnificenza..Milady, è sempre + innamorata..e nell'intimo lo sa..anke se la ragione, frena ancora un pò, tutto l'Amore, ke vive nel suo cuore.. un abbraccioneeeeeeeeeeeeeeeee grande come un condominio:))))))))))) bye :)

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